GITA ALLA CHIESA DI SANT’IPPOLITO E FESTA DELLE CASTAGNE DI FOIANA
di Luca Webber
Parcheggiate le vetture a Narano seguiamo un sentiero ben segnalato. Immersi nel bosco e nel silenzio vediamo tra gli alberi una parete di roccia con dipinta un’edicola votiva con scritto: “Questo ragazzo è caduto giù dal monte per 30 Klafter (circa 55 metri), ma è stato miracolosamente salvato da Dio per intercessione della nostra amata Madonna e di San Ippolito. Per questo motivo questa tavoletta è stata fatta come eterna riconoscenza a Dio. 1679”.
Proseguendo
giungiamo ad un piccolo specchio d’acqua, l’idilliaco stagno di
Narano
(Narauner
Weiher).
Salendo per
un breve e ripido tratto il sentiero che conduce sulla collina di
Sant’Ippolito e all’omonima chiesa, troviamo una lastra levigata
dal ghiaccio con incisa una rara spirale, ora a malapena visibile
causa l’erosione della roccia provocata da agenti atmosferici quali
vento, acqua o ghiaccio.
La
spirale ha di certo un’origine molto antica, un segno simbolico di
un culto che si esprimeva in forme dirette, connesso alla
consapevolezza che la pietra rappresenta qualcosa all’interno della
dimensione del sacro, riproducendo la continuità ciclica della vita,
propiziatrice per la buona riuscita dei raccolti, la fertilità della
terra, favorendo la rinascita dei defunti, etc.
Continuando
il nostro cammino nel bosco, prima di giungere sulla sommità, ci
imbattiamo in diverse coppelle a riprova che la collina di
Sant’Ippolito è uno dei siti d’insediamento più antichi
dell’Alto Adige. Le tracce umane risalgono fino a 6.000 anni fa,
gli scavi archeologici hanno fornito numerose informazioni sulla vita
e i culti degli antichi abitanti. Alla fine conquistiamo l’altopiano
che ci offre una vista panoramica dalle cime del Gruppo del Tessa
sopra Merano fino a Bolzano.
Secondo
Paulus Diaconus la collina fu sede del forte longobardo di Tesana,
distrutto dai Franchi nel 590. Con l’avvento del cristianesimo fu
costruita la chiesa di Sant’Ippolito, menzionata la prima volta nel
1288, probabilmente più antica ed eretta su un luogo di culto
precedente. Un rituale importante era l’usanza di suonare la
campana alle prime avvisaglie dei temporali.
Finito il pranzo al Gasthaus St.Hippolyt ci dirigiamo al paese di Foiana. Inizialmente ridiscendiamo per un tratto lo stretto sentiero di prima per poi camminare lungo una strada sterrata fiancheggiata da alberi di mele e boschi di latifoglie. Il sentiero è piacevole e senza grandi difficoltà raggiungiamo la festa delle castagne di Foiana (Keschtnriggl). Visitato il mercatino con le specialità contadine e il museo contadino (Bauernmuseum Vollan) che espone una grande varietà di attrezzi agricoli di uso quotidiano, è d’obbligo mangiare le caldarroste accompagnate da un buon bicchiere di vino locale.
La
bella passeggiata autunnale volge al termine, non ci resta che
prendere la navetta gratuita che ci riporterà alle nostre auto.