2021_Malga_Levi_Peio_coppelle - Val di Sole Antica

associazione VAL DI SOLE ANTICA
Val di Sole Antica
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PEIO - COPPELLE A MALGA LEVI
di Luca Webber

Nell’estate 2020 la nostra associata Giordana Bonfanti, Ruggero e Lino ci segnalano la presenza di massi coppellati sui pascoli della malga Levi (2016 mt) in Val di Peio.
Appena potuto, abbiamo organizzato un gruppetto di volontari che di buon mattino ha raggiunto la malga. Una volta rifocillati affrontiamo l’irto pascolo verso Passo Cercen (2623 mt) camminando chi a destra chi a sinistra. Ruggero e Lino ci guidano ai massi da loro scoperti in precedenza, mentre il restante gruppo ispeziona il territorio individuando 10 rocce (2180 mt circa) con incise delle coppelle (in totale 29 più 3 dubbie). Tra questi merita una menzione particolare il “sasso di Eliana”. Masso coppellato che ha scatenato tutto il suo incontenibile entusiasmo, generando risate e regalando un bel momento di gioia collettiva.
Riassumendo, abbiamo trovato diversi massi erratici di svariate dimensioni su cui sono state eseguite coppelle, singole o concentrate a formare gruppi, con strumento litico di diametro e profondità variabile. Sparpagliati su un’ampia zona prativa, disposti in posizione dominante in presenza dell’acqua e di vie di comunicazione, privi di elementi utili per ipotizzare qualsivoglia teoria, tanto da lasciare spazio a interpretazioni a 360 gradi. Tutti criteri che si ripropongono nella maggior parte dei siti studiati e che possono fornirci elementi utili per approfondire ancora un po’ la “visione” della popolazione che abitava questi luoghi. Segni realizzati per funzioni apotropaiche e protettive (rituale o religioso), territoriali o di percorso (topografiche o mappali) o rappresentazioni dell’arco celeste (costellazioni o calendari stagionali). Tutte ipotesi affascinanti e quasi sicuramente corrette, ma difficilmente verificabili a causa delle scarse notizie e i forti mutamenti che ha subito il territorio.
Dato certo è la grande quantità di incisioni qui praticate che testimonia la persistenza nel tempo di percorsi o possibili luoghi stanziali utilizzati dall’uomo sul versante soleggiato. Pertanto l’importanza dell’ampia esposizione al sole si può ritenere condizione fondamentale nella scelta del luogo. L’orientamento stesso delle pietre rispetto alla levata e al tramonto del sole ci fornisce una possibile interpretazione sulla “visione” di una società che attribuiva qualità divine o soprannaturali a oggetti e luoghi. Tramite la coppella, immaginabile rappresentazione del sole o della luna, i cacciatori/raccoglitori eseguivano un rituale rivolgendosi direttamente alla natura, agli antenati e agli spiriti, per ricevere un “beneficio”.
In conclusione noi “moderni“ non siamo in grado di capire oggi il pensiero dell’uomo/uomini che incisero le rocce. La molteplicità di interpretazioni che si possono fornire rischia di privare di validità il significato originale di questo “segno” e il messaggio che voleva comunicare. Di certo si tratta di segni ripetitivi e sintetici a imitazione della natura, rispondenti a concetti elaborati dall’uomo che man mano si sono scordati nel corso dei secoli e dei millenni.

La coppella è un segno. Il segno ha un significato. Il significato esprime la visione del mondo di coloro che incisero la pietra.”

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