GITA A PREGHENA "IL LAVORO, LE FATE, LE STREGHE"
di Luca webber
In aprile abbiamo fatto
una passeggiata bella e interessante di quasi 5 chilometri, con
partenza e ritorno dall’abitato di Preghena nel Comune di Livo
(TN). Salendo lungo un sentiero, superando gli “animali del bosco”
,“le spade nella roccia” e il “pentolone delle streghe” siamo
arrivati alle “peste del diaol”.
La leggenda vuole che“il
Diavolo stava litigando con nostro Signore, per vedere chi fosse il
più forte ed avesse il diritto di dominare il mondo. A forza di
spingere, il diavolo lasciò le impronte dei suoi piedi nella pietra,
così come le vedete, però vinse Dio.”
Subito abbiamo capito di
trovarci davanti a qualcosa di interessante.
Appare curioso
riscontrare come in Val di Sole, e non solo, siano numerosi i “sassi
e peste del diaol o della stria” e come su questi massi siano stati
rinvenute incisioni praticate dall’uomo per motivi a noi oggi
sconosciuti.
E’ assodato che si
trattasse di altari all’aperto riportanti segni sacri che furono
oggetto di devozione da parte dell’uomo, dove si adoravano gli
idoli, con riti e danze rituali. Trasformati in semplici
luoghi di superstizione,
rimuovendo la storia del posto e introducendo “castighi” per chi
vi si recasse, colpevolizzando streghe e diavoli, con leggende
orripilanti e superstizioni di vario genere.
Non possiamo essere certi
che le incisioni praticate sul masso di Preghena siano riferibili a
qualche culto della pietra, degli alberi o delle acque, ma certamente
le pietra sono fra i simboli più antichi della Dea e non del “diaol”
e non dimentichiamoci che proseguendo si giunge al “Dos da Mul”,
indicato quale castelliere da Des. Reich, segno dell’importanza che
ha avuto nel passato il luogo.
Mi auguro che questa
piccola divagazione “culturale” vi abbia incuriosito, tanto da
passare un pomeriggio alla scoperta di Preghena e del sentiero “Il
lavoro, le fate, le streghe”.
http://www.preghena.it/percorsodidattico.htm