SERATA PUBBLICA ILLUSTRATIVA SUL CASTELLUM VERSASSIUM A VERVO' (TN)

di Luca Webber

Giovedì 8 agosto 2013, alle ore 20.30, presso la sala polifunzionale di Vervò, si è svolta un’interessante serata sui nuovi ritrovamenti archeologici avvenuti sul dosso San Martino a Vervò, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Soprintendenza Provinciale per i Beni architettonici e archeologici di Trento. Lorenza Endrizzi e Franco Nicolis, archeologi della Soprintendenza, durante la serata hanno presentato i risultati dei rinvenimenti più recenti.

Il giorno seguente, alle ore 10.30, Lorenza Endrizzi ci ha accompagnato sul sito dove sono in corso le ricerche da parte del CORA Ricerche Archeologiche s.n.c. di Trento, illustrandoci i lavori svolti fino ad oggi.

Le indagini archeologiche sul dosso di S.Martino sono state avviate in via preliminare nel 2008, che prevedono la realizzazione dell’opera “Castellum Vervassium” un progetto di valorizzazione dell’archeologia anaune. L’obiettivo di tale progetto, di cui il Comune di Vervò si è fatto promotore, è quello di dare un contributo al ruolo storico-culturale, ancora oggi poco conosciuto, di un territorio particolarmente importante nell’antichità.

I lavori effettuati fino ad oggi hanno potuto mettere in luce diverse sepolture ad inumazione, debolmente strutturate e quasi assenti di corredo. Alcuni resti murari appartenenti a diverse fasi cronologiche, con soglie di ingresso e pavimenti in pietra.

 

In particolare, sulla sommità del dosso è stata individuata una sequenza di strutture nel cui centro sono state rinvenute nove sepolture, tre uomini adulti, tre donne adulte e tre ragazzi/e con addosso oggetti di ogni giorno (anelli, orecchini, fibule). Verso l’estremità a nord dello scavo sono stati rinvenuti i resti murari di una casa Retica che parrebbe sia bruciata ed in seguito abbandonata (rinvenuto all’interno delle mura un corno di cervo che copriva una pietra con incise delle linee).

Addossata a questa altre strutture murarie, che mostrano come nel passato il luogo sia stato ininterrottamente frequentato fino in età medioevale.

(panoramiche degli edifici venuti alla luce, con il pavimento e soglie d'ingresso in pietra)

Ringraziamo l’archeologa Lorenza Endrizzi della Soprintendenza Provinciale per i Beni architettonici e archeologici di Trento, per le spiegazioni forniteci e per il permesso di pubblicare sul sito dell’Associazione questo breve resoconto della giornata trascorsa assieme.